TURCHIA


La Turchia e' tra i maggiori produttori mondiali di cotone, il Paese vanta una produzione integrata e diversificata in tutti i sub-settori dell'industria tessile (filati, fibre, abiti, biancheria, ecc.) e la presenza di prodotti turchi sui mercati mondiali e' in costante crescita. Il comparto ha conosciuto uno sviluppo poderoso dopo gli anni '80 con una strategia di espansione orientata all'export che ha generato un sistema produttivo di elevato livello tecnologico per produzioni di alta qualita', specialmente su prodotti a forte valore aggiunto. Il comparto Tessile-Abbigliamento rappresenta uno dei pilastri dell'economia turca, in termini di produzione (oltre il 10% del PIL), impiega 50 mila imprese operanti, con 600 mila lavoratori e produce entrate derivanti dall'esportazione, collocandosi cosi al sesto posto al mondo, quale esportatore di prodotti tessili.

La regione Egea produce il 32% del totale turco di fibre di cotone. Si tratta di un prodotto di elevatissima qualita', raccolto essenzialmente nella valle di Soke, a circa 40 km da Aydin e nei pressi del fiume Gediz, nelle vicinanze di Afyonkarahisar e che viene lavorato prevalentemente nel distretto di Bergama, in provincia di Izmir. Gli altri principali centri di produzione di cotone sono localizzati nelle regioni sud-anatoliche, quali Antalya, Gaziantep, in particolare Adana, Hatay ed Urfa. (vedi mappa sopra riportata)

Nelle regioni del sud ma sopratutto in quelle del sud-est dell'Anatolia negli ultimi decenni, si e' avuto una crescita considerevole della semina del cotone e di conseguenza, con agevolazioni statali, si e' sviluppata anche l'attivita' industriale, quale quella della filatura e della tessitura. Resta pero' l'Egeo, una delle regioni col piu' elevato sistema educativo e formativo della Turchia, sia a livello scolastico che universitario quale comparto produttivo trainante, sia in termini di contributo al PIL , sia in termini di numero di occupati e di volume di esportazioni.

Il cotone coltivato e' quasi esclusivamente di varieta' "Upland" e cioe' di fibra media e tradizionalmente il sistema di ginnatura e' a rullo "rollergin". Solo negli ultimi decenni, e' stato sviluppato il sistema a sega (sawgin) ma ancora oggi prevale comunque quello a rullo. Per quanto riguarda invece l'industria di trasformazione, la maggior parte della filatura e' di sistema cardato "Open End". La filatura pettinata ad anello "Ringspun" e' solo una piccola percentuale.

Fino agli anni ottanta la Turchia era un abituale esportatore di cotone sodo, ma con il successivo sviluppo dell'industria tessile avvenuto gradualmente sino ad oggi, come del resto in Pakistan ed in Cina, e' necessariamente diventato un paese fortemente importatore di cotone; prevalentemente esso viene acquistato dai paesi limitrofi, quali Grecia, Azerbaigan, Turkmenistan, Uzbekistan, Siria, ma anche dagli USA, che garantiscono una qualita' superiore ed un prezzo fissato anche a lungo termine, mentre i filati pettinati "Ring" vengono importati in generale dal Pakistan che e' un importante e competitivo produttore.

I principali centri di produzione sono Usak (coperte), Aydin (cotone), Denizli e' il secondo polo industriale della regione con una produzione incentrata su asciugamani, lenzuola ed abbigliamento, e Izmir e' specializzata nel settore dell'abbigliamento, che e' il vero motore dell'Egeo con circa 2.000 aziende, di cui 850 sono produttrici ed esportatrici. Corre l'obbligo precisare che il livello di maturita' raggiunto dal settore negli ultimi anni ha permesso a marchi locali di emergere.

Oggi in Turchia e' l'elevata qualita' dei processi produttivi, il basso costo della mano d'opera, che e' circa la meta' di quella europea, l'abbondanza e la qualita' delle materie prime, che fa' la differenza con altri paesi che hanno simili tipologie di produzioni. Inoltre, l'esistenza di un ampio mercato interno di quasi 70 milioni di consumatori, colloca questo Paese al secondo posto, quale piu' grande mercato in Europa.