IL COTONE COLORATO DALLA NATURA


Il cotone colorato naturalmente e' un cotone con fibre contenenti dei pigmenti in diverse variani di marrone e di verde. Storicamente, ci sono dei documenti che riportano l'esistenza di fibre di cotone esistite in natura con tinte marroni, rosa e lavanda. I colori naturali sono dati da piante contenenti delle proprieta' genetiche le cui varianti di colore dipendono dalle stagioni, dalla collocazione geografica, dal clima e dal terreno.

Il cotone colorato e' disponibile sul mercato solo dagli inizi degli anni novanta ma queste varieta' sono state coltivate dai nativi americani e dagli indigeni da diversi secoli. Il fatto che questa varieta' non e' mai stata commercializzata e' dovuta al fatto che la fibra non poteva essere filata con le macchine moderne a causa della sua fragilita' e scarsa lunghezza.


Nel 1982 l'agronoma americana SALLY FOX, oggi residente in Arizona e con cui il nostro titolare, CLAUDIO MARENGO ha avuto modo di collaborare, ha iniziato un programma di selezione di queste varieta' iniziando studi di incroci genetici con varieta' di cotone normale aventi caratteristiche di fibra e di resistenza superiori.

Nel 1988 Sally Fox e' riuscita ad ottenere delle varieta' di semi ibridi che rendevano la fibra sufficientemente lunga e resistente per essere filata nella filatura moderna. Dopo questo successo ha costituito la sua Societa' denominandola "NATURAL COTTON COLOURS Inc." ed inoltre ha ottenuto la certificazione di varieta' protetta e del marchio registrato denominato "Fox Fibre" e successivamente "Colorganic". Ha potuto cosi iniziare la commercializzazione del suo prodotto denominando le varieta' di colore con i nomi "FoxFibre Green", "Coyote Brown", "Buffalo Brown" e "Palo Verde Green".

Questa varieta' di cotone ovviamente non necessita di essere tinta e le sue fibre, conteneti dei pigmenti naturali, fanno si che ad ogni lavaggio il colore si intensifichi; in alcune varieta' questo avviene anche con l'esposizione alla luce. Il fatto che questa varieta' non richiede il processo di tintura fa' ridurre il costo complessivo di circa il 50%, rispettando oltremodo le caratteristiche naturali e biologiche delle fibre fino al termine del ciclo completo.


Questo cotone pero' ha una resa sul campo inferiore, le sue fibre sono piu' sottili, piu' fragili e piu' corte rispetto a quelle di un cotone tradizionale, quindi necessita di una lavorazione particolare e di conseguenza il suo costo e' maggiore, ma commercialmente questa varieta' e' riuscita a conquistare una nicchia di mercato interessante.

Il cotone BT che avrebbe dovuto rappresentare un vantaggio per gli agricoltori in realta' sta rivelando sul campo risultati molto al di sotto delle attese; con l'apparire di nuove resistenze degli insetti alla tossina contenuta nella pianta, si deve infatti ricorrere a cocktail di pesticidi per fronteggiare gli attacchi parassitari, annullando cosi tutti i vantaggi attesi dalla semente modificata. Le dimostrazioni piu' forti di tale fallimento provengono proprio dall'India, paese a lungo presentato come esempio di successo delle biotecnologie.

Il successo riportato da Sally Fox, ha portato altri paesi a sviluppare semi simili, ma comercialmente il successo dell'agronoma americana e' entrato nella storia del cotone. Oggi questa varieta' viene utilizzata in prodotti antiallergici, in alta moda e in alcuni segmenti di collezioni di firme note ed ovviamente e' ettichettato con i marchi registrati.