NOZIONI


La prima produzione di tessuti risale al neolitico, venivano utilizzate fibre vegetali (lino). Secondo alcuni, il primato preistorico del lino contraddice la precedente ipotesi che "la tessitura deriva dall'esigenza dell'uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usando materiali diversi dalle pelli conciate". Percio' non si esclude che l'invenzione della tessitura sia prettamente artistico-magica. Non servi comunque a molto la tessitura in quei tempi ma si riprese soprattutto dai sumeri che usavano la canapa come crema corporea e poi filate e intrecciate come tessuto vegetale ma poi si accorsero che le capre davano ottimi tessuti con la loro pelliccia e poi si arrivo' agli egizi che usavano soprattutto fibre vegetali anche per i loro schiavi; gli stessi egizi scoprirono che con l'urina dei cammelli si intenerivano le canne con le quali facevano delle vesti e cosi fu utilizzata anche all'infuori di bevanda.

Con i primi stanziamenti sedentari, ereditando dalla pastorizia nomade la capacita' di allevare animali (per lo piu' pecore), l'uomo comincia a ingegnarsi per poter sfruttare il manto naturale degli ovini, evitando di dover uccidere l'animale per poterne sfruttare la pelliccia. L'animale diventa fonte indispensabile di sostentamento con il latte e i suoi derivati e fonte di approvvigionamento materie prime tessili, assumendo importanza fondamentale per il vivere quotidiano.

L'uomo capisce che il pelo tagliato puo' essere, tramite una particolare azione meccanica svolta manualmente, raccolto in un fascio di fibre unite insieme e avvolto su un sostegno. Nasce in questo modo la filatura, e con essa la prima vera applicazione tessile della materia prima naturale. La filatura tutt'oggi e' la creazione del filato partendo da una massa di fibra tessile alla quale si applicano, in fasi successive di lavorazione, le fasi di cardatura, pettinatura delle fibre, lo stiro della massa fibrosa piu' o meno grossa, la torsione tramite una rotazione e l'avvolgimento del prodotto finito su un sostegno di raccolta.

Una volta ottenuto un materiale filato, nasce l'esigenza di doverlo intrecciare insieme per poterlo rendere robusto, e con esso dall'ingegno umano, nascono i primi esempi di telaio, strumento necessario per la tessitura.

Nell'antichita' la tessitura era gestita in ambito familiare o con piccole imprese artigianali, ma gia' presso i Romani le fasi della lavorazione della lana e del lino cominciarono ad essere organizzate in officine specializzate in una sola lavorazione dove la manodopera era fornita dagli schiavi. A Roma, nel periodo imperiale, fioriva la lavorazione della lana e nell'VIII secolo gli Arabi mercanteggiavano lana pregiata di pecore selezionate e importate in Spagna.

Nel corso del e XVII secolo con la nascita di un primo tentativo di organizzazione industriale, la protoindustria, il settore tessile ebbe un'importanza strategica nell'industrializzazione europea; comunque oggi questi metodi sono antichi e anche troppo infatti la scienza ha fatto passi da gigante nell'economia dei tessuti artificiali fatti con petrolio e, purtroppo, altre sostanze inquinati ma migliori di quelle naturali e di molto, danno piu' caldo, piu' protezione e piu' resistenza al vento, inquinano il pianeta ma ci tengono al caldo e sembrerebbe che la popolazione ne sia felice.