LA SETA


Le prime tracce nella storia risalgono al 2.800 a.C. al tempo della Cina degli imperatori. La seta divenne un importante bene di scambio grazie al suo altissimo valore per unita' di peso. Il traffico commerciale si intensifico' sempre di piu', tanto da dare il nome alla maggiore via di comunicazione tra estremo oriente ed Europa: la "Seidenstrasse" ovvero la via della seta.

In Italia la seta sbarco' nel 1146 in Sicilia per effetto della dominazione normanna e della presenza di alcuni prigionieri di Corinto, specializzati nella bachicoltura ed esperti setaioli. Da qui ebbe inizio la produzione e l'espansione in tutta la penisola, dando l'impulso decisivo per avviare una tradizione di filare prima e di tessere poi che ancora oggi generano lavoro e ricchezza.

Nel corso della storia i piu' fiorenti centri italiani furono Lucca, Venezia, Genova e Como. Nel 1869 a Milano vennero introdotti i primi telai meccanici, che rapidamente soppiantarono quelli a mano. Nel 1900 i telai meccanici in Italia erano 5.500, dei quali 3.500 rientravano nel distretto di Como.

La seta e' una fibra animale prodotta dal baco da seta. Il baco appena nato e' un verme che mangia unicamente le foglie del gelso. In 3\4 settimane diventa adulto ed inizia a cercare un posto dove preparare il bozzolo. Da un' apertura situata sotto la bocca il baco secerne una bava sottilissima che, a contatto con l'aria, si solidifica e che, guidata con movimenti ad otto della testa, dispone in strati formando il bozzolo. Il baco impiega 3\4 giorni per preparare il bozzolo formato da circa 20\30 strati concentrici costituiti da un unico filo. All'interno del bozzolo il baco si trasforma in crisalide e poi in farfalla. In natura la farfalla esce dal bozzolo, vive solo il tempo necessario alla fecondazione ed alla deposizione delle uova e poi muore. nella coltivazione dei bachi, per non sciupare la continuita' del filo, i bozzoli vengono messi in acqua bollente per uccidere la crisalide. Una spatola toglie gli strati esterni del bozzolo, poi, trovati i capi dei singoli bozzoli, si arrotola il filo di seta sugli aspi. Ci sono tre diversi tipi di filo di seta: la seta tratta d'allevamento, che e' la piu' regolare e di massimo impiego; la seta tussah ottenuta da bozzoli di bachi che vivono allo stato naturale, con filo grosso ed irregolare; la seta doppia (shantung) ottenuta dal fenomeno naturale di due bachi che filano insieme lo stesso bozzolo, il cui filo presenta delle "fiammature" caratteristiche.

La seta riflette la luce con uno splendore inimitabile ed assorbe facilmente le tinture con grande ricchezza di sfumature. L'elasticita' del filo di seta da al tessuto una particolare resistenza ed il semplice contatto dell'aria gli consente di mantenere la sua freschezza anche senza stiratura. La seta per la sua morbidezza permette una caduta perfetta degli orli ed un facile drappeggio. Non resiste alla luce solare e si macchia con il sudore. E' anallergica e trattiene il calore del corpo. La vera seta si riconosce al tatto e dal peso, ma in caso di incertezza bastera' bruciare un filo per accertarsene. Se e' di seta brucera' lentamente emanando un odore di corno tipico delle fibre animali.